d. CURZIO NITOGLIA
27 giugno 2012
…”la pace in Siria potrebbe essere salvata se tutti dicessero la verità”…
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● «La pace in Siria potrebbe essere salvata se tutti dicessero la verità. […]. Ad Homs le forze di opposizione, finanziate da Qatar e Arabia Saudita, hanno occupato due quartieri in cui si trovano tutte le chiese cattoliche e i vescovadi. La spettacolo è desolante, la chiesa di Mar Elian è semidistrutta e quella di N. S. della Pace è ancora occupata dai ribelli, le case dei cristiani sono gravemente danneggiate e completamente abbandonate dai loro abitanti, fuggiti senza prendere nulla. Tutti i cristiani (138. 000) sono fuggiti in Libano e a Damasco. Un sacerdote è stato ucciso e un altro ferito da tre proiettili nell’addome. […]. Nella capitale si temono le autobombe e altri attentati di kamikaze islamisti, per lo più sunniti salafiti, che odiano il regime alawita di Assad. Attualmente si sta tentando di destabilizzare il Paese tramite i guerriglieri rivoltosi che non sono siriani. […]. I cristiani sono pronti ad ammetter di non essere mai stati così liberi come sotto il governo di Assad, che ha concesso loro il pieno riconoscimento dei loro diritti. […]. I nemici della Siria hanno arruolato i ‘Fratelli Musulmani’ al fine di distruggere le relazioni fraterne che esistevano tradizionalmente in Siria tra musulmani e cristiani. Eppure non ci sono ancora riusciti, anzi hanno provocato una reazione contraria e le due comunità sono più unite di prima» (Vescovo greco cattolico Tournyol du Clos all’Agenzia “Fides”, 20 giugno 2012).
● «Considerate e guardate che il giorno della morte si avvicina (Gen. 47, 29). Vi prego con rispetto […] che non abbiate a dimenticare il Signore per le preoccupazioni e le cure di questo mondo, perché tutti coloro che Lo dimenticano sono maledetti (Sal. 118, 21) […]; e quanto più sapienti e potenti saranno stati in questo mondo, tanto maggiori tormenti sosterranno all’inferno (Sap. 6, 7). […]. Cercate che sia molto onorato il Signore dal popolo che vi è stato affidato» (San Francesco d’Assisi, Lettera prima ai Reggitori dei popoli).
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● Ieri (anni Quaranta/Ottanta) si parlava di “guerra fredda” tra America e Unione Sovietica. La posizione cattolica era innanzi tutto anti-comunista, senza però sposare in toto la causa atlantica anglo-americana e sionista. Oggi (2001-2012) il dilemma si pone di fronte all’aggressione mondialista dell’Americanismo Sionista contro i Paesi mediterranei e mediorientali, la quale dopo aver distrutto intellettualmente, moralmente, spiritualmente l’Europa dal 1945 agli anni Sessanta, toccando il vertice con il 1968, cerca attualmente di distruggerla anche economicamente con i vari governi di tecnici “succhiatori di sangue”, i quali sono gli esattori del mondo anglo-americano ed israelita, che aggrediscono soprattutto le Nazioni cattoliche o mediterranee (v. Grecia, Portogallo, Spagna e Italia). Ad esempio in Italia il governo Monti è formato in larga parte da persone le quali hanno lavorato per la Goldman & Sachs e fanno parte della Trilateral o del Bildberg club e stanno svendendo ciò che resta dell’industria, economia e finanza italiana a Nazioni estere per lo più protestanti ed anglosassoni. Questa situazione, inoltre, rischia di sfociare in una rivoluzione sociale nazionale ed internazionale provocata dalla miseria. Infatti è tutta l’Europa ad essere in crisi (tranne la Germania) e non solo l’Italia.
● In Medio Oriente, attualmente, la Siria è l’antemurale dell’Iran, il quale lo è a sua volta della Russia di Putin, che non può permettere una invasione della Siria. Perciò, mentre Israele con Netanyahu e Barak e la Francia con Hollande incitano gli Usa di Obama ancora riluttanti all’invasione, la Russia pone il veto, ma, siccome oramai il conflitto è già entrato in Siria sotto apparenza di “guerra civile”, in realtà pilotata da “potenze straniere”, ci si domanda sino a quando la situazione non degenererà in una vera e propria invasione da parte della Nato teleguidata da Israele, che risucchierebbe inevitabilmente l’America nonostante le titubanze dell’attuale Amministrazione democratica, come è successo – mutatis mutandis – in Libia. Ciò sarebbe l’inizio di una guerra mondiale e atomica a giudizio di quasi tutti gli analisti militari ed esperti di geo-politica. Infatti la Russia non potrebbe permettere di ritrovarsi le forze Nato e Usa ai suoi confini.
● Quello che colpisce maggiormente è il silenzio della S. Sede, la quale, mentre sotto il pontificato di Giovanni Paolo II aveva stigmatizzato l’invasione dell’Iraq, oggi sotto Benedetto XVI non alza neppure la voce per far sentire il suo pensiero (v. Libia e Siria) e se i Vescovi locali lo fanno vengono messi a tacere (v. Mons. Martinelli, Arcivescovo di Tripoli). Purtroppo il pontificato di Benedetto XVI registra, dal punto di vista politico, un netto peggioramento rispetto a quello del suo predecessore, dato l’attuale appiattimento su posizioni americaniste, sioniste e teoconservatrici. Ora non si tratta solo di diplomazia o “politica estera”, ma di concezione della vita. Infatti questa è una guerra ideologica dell’Americanismo antitrinitario, del Sionismo deicida e del Neoconservatorismo iper-liberale e liberista contro le ultime vestigia dell’Europa e dei Paesi mediterranei, che, pur non essendo cattolici, avevano da una parte osteggiato l’islamismo radicale (v. Iraq di Saddam, Egitto di Mubarak, Libia di Gheddafi, Tunisia di Ben Alì, Siria di Assad) e dall’altra rifiutato la cultura illuministica.
● Il Vescovo francese Philip Tournyol du Clos, Archimandrita greco-cattolico melchita, ha inviato una testimonianza all’Agenzia “Fides” il 20 giugno del 2012 in cui scrive: «La pace in Siria potrebbe essere salvata se tutti dicessero la verità. […]. Ad Homs le forze di opposizione, finanziate da Qatar e Arabia Saudita, hanno occupato due quartieri in cui si trovano tutte le chiese cattoliche e i vescovadi. La spettacolo è desolante, la chiesa di Mar Elian è semidistrutta e quella di N. S. della Pace è ancora occupata dai ribelli, le case dei cristiani sono gravemente danneggiate e completamente abbandonate dai loro abitanti, fuggiti senza prendere nulla. Tutti i cristiani (138. 000) sono fuggiti in Libano e a Damasco. Un sacerdote è stato ucciso e un altro ferito da tre proiettili nell’addome. […]. Nella capitale si temono le autobombe e altri attentati di kamikaze islamisti, per lo più sunniti salafiti, che odiano il regime alawita di Assad. Attualmente si sta tentando di destabilizzare il Paese tramite i guerriglieri rivoltosi che non sono siriani. […]. I cristiani sono pronti ad ammetter di non essere mai stati così liberi come sotto il governo di Assad, che ha concesso loro il pieno riconoscimento dei loro diritti. […]. I nemici della Siria hanno arruolato i ‘Fratelli Musulmani’ al fine di distruggere le relazioni fraterne che esistevano tradizionalmente in Siria tra musulmani e cristiani. Eppure non ci sono ancora riusciti, anzi hanno provocato una reazione contraria e le due comunità sono più unite di prima». Chi ha parlato di questa intervista? Chi difende la verità dei fatti in Siria? Sembra proprio quasi nessuno dei potenti di questo mondo.
● San Francesco d’Assisi nella sua Lettera prima ai Reggitori dei popoli ha scritto: «Considerate e guardate che il giorno della morte si avvicina (Gen. 47, 29). Vi prego con rispetto […] che non abbiate a dimenticare il Signore per le preoccupazioni e le cure di questo mondo, perché tutti coloro che Lo dimenticano sono maledetti (Sal. 118, 21) […]; e quanto più sapienti e potenti saranno stati in questo mondo, tanto maggiori tormenti sosterranno all’inferno (Sap. 6, 7). […]. Cercate che sia molto onorato il Signore dal popolo che vi è stato affidato».
● Il Messianismo ebraico-americanista, se trionferà, vorrà accaparrarsi il dominio del mondo intero ed instaurare una “Repubblica universale” di stampo massonico, che è il preludio al regno dell’Anticristo. Perciò tacere equivale ad accettare implicitamente una simile eventualità catastrofica non solo per la Chiesa ma per il mondo intero. Umanamente parlando la situazione all’interno della Chiesa è “disperata”, ma quando si parla della Chiesa, che è il Corpo Mistico di Cristo, “l’umanamente parlando” è molto relativo rispetto all’onnipotenza assoluta di Dio che ha fondato la Chiesa. Questo non bisogna mai dimenticarlo, altrimenti rischieremmo di fare come coloro che di fronte allo scacco del Venerdì Santo si scandalizzarono di Gesù e persero ogni speranza.
● Attenzione! l’anti-islamismo odierno degli Usa non è teologico, ma è fatto sostanzialmente di spirito superliberista o materialista, che mira solo a mantenere una situazione economico militare superiore e vantaggiosa. Esso cerca di servirsi addirittura dell’islamismo radicale per scalzare i Governi forti del mondo arabo, i quali non sono indebitati pubblicamente nei confronti delle potenze mondiali plutocratiche e non hanno accettato i princìpi del democraticismo e dell’illuminismo rivoluzionario, sui quali, invece, si è costituita l’America.
● L’Europa, tranne qualche eccezione, ha purtroppo perso la sua identità, soprattutto nei suoi dirigenti, ed è sradicata dalla sua tradizione greco-romana e patristico-scolastica, che, partendo dalla Roma dei Cesari, si era perfezionata nella Roma della Cristianità. Oggi l’Europa sceglie come sue radici il soggettivismo religioso luterano, quello filosofico cartesiano/idealista e quello sociale rousseauiano.
● L’America e le Nazioni anglosassoni, rifacendosi alla modernità illuministica, incarnano una concezione di vita sostanzialmente diversa da quella dell’Europa classica. Il giudaismo talmudico, la massoneria e il protestantesimo hanno plasmato queste Nazioni e le hanno costruite su una concezione che fa della libertà un Assoluto e non una facoltà (Liberalismo), della natura qualcosa di super-ottimisticamente buono e non ferito dal peccato originale (Naturalismo), della democrazia moderna, secondo cui il potere viene dal basso, l’unico modo di governo (Democratismo), delle ricchezze un Fine e non un mezzo (Crematistica o Pecuniativa liberista) e dell’intelletto umano una semplice “sensibilità” comune agli animali (Sensismo moderatamente illuminista britannico).
● Questi princìpi sembrano essere contrari al social-comunismo, ma, in realtà, ne sono soltanto apparentemente diversi, poiché la sostanza è la stessa: il materialismo edonistico. Perciò l’americanismo e il socialismo sono le due facce della stessa medaglia e non si può collaborare con l’America incondizionatamente e ingenuamente anche se per difendersi da un nemico terribile qual era ieri l’Unione Sovietica ed oggi l’islamismo estremistico, ma occorre – prima di collaborare contro il nemico comune – saper prendere le necessarie precauzioni da un falso amico, che potrebbe rivelarsi più infido e perfido del nemico aperto.
● Lo spirito missionario della Cristianità è totalmente diverso dallo spirito totalitario del Mondialismo giudaico-americanista. Infatti ogni popolo ha il diritto di organizzare la propria vita temporale tenendo conto della sua forma mentis, di maniera che l’imposizione di un modello di vita unico, livellatore e uniformatore costituisce una violenza contro il diritto naturale e internazionale. La Chiesa, ad esempio, ha una Liturgia e un Codice di Diritto Canonico diversi per l’Oriente e per il mondo Latino. Oggi, invece, il Mondialismo cerca di uccidere la cultura del Medio e del Vicino Oriente, in nome del progresso e della democrazia.
● Tuttavia nessun popolo ha il diritto di ledere la Legge naturale e divina. Per esempio, se un popolo ha leggi e tradizioni che vìolano il Decalogo (bruciare le vedove sulla pira dei mariti defunti, liceità della poligamia, dell’aborto o addirittura dell’infanticidio, la schiavitù secondo cui il signore ha potere di vita e di morte sugli schiavi), la Chiesa ha il dovere di evangelizzarlo, inviando dei missionari, pacificamente. Ma se i popoli infedeli cacciano i missionari, allora la Chiesa tramite gli Stati (una volta) civilizzati e cristiani – esauriti i mezzi di evangelizzazione – può inviare i missionari anche con la forza per convincere i popoli infedeli ad accoglierli, poiché, se li hanno cacciati dopo aver ascoltato il Vangelo, non lo hanno fatto per ignoranza invincibile ma colpevole. Quindi si può rivendicare il diritto di esercitare liberamente la Missione che Cristo ha dato alla Chiesa di evangelizzare il mondo intero senza coercizione intrinseca. Altrimenti bisognerebbe “obbedire agli uomini piuttosto che a Dio”, contrariamente a quanto ci è stato rivelato. Questa è la dottrina e la teoria, anche se, dati i tempi, la pratica di questi princìpi immutabili risulta inattuabile.
● Ecco la dottrina sulla sana colonizzazione come conseguenza dell’evangelizzazione. Tuttavia anche la colonizzazione ha dei limiti che non può oltrepassare. Se si entra in una Nazione pagana con la pressione diplomatica o con la forza conquistatrice, si devono rispettare le norme della guerra giusta e mai violarle con la menzogna, la mancanza di lealtà, le frodi e gli abusi. “Non facciamo il male per ottenere il bene”, insegna S. Paolo. Quindi lo spirito della conquista e del colonialismo deve essere finalizzato al Vangelo ossia alla salvezza delle anime (evangelizzazione), al benessere comune temporale subordinato a quello spirituale (civilizzazione). Le Nazioni sono un insieme di famiglie e di uomini concepiti col Peccato Originale e vanno educate come gli individui dai quali sono formate. Il “Nazionalismo esasperato”, che non è amor patrio, esagera le qualità della propria Nazione come se essa fosse l’Immacolata Concezione e rifiuta l’idea che essa debba e possa essere civilizzata, educata, conquistata ed evangelizzata, proprio come oggi si rifiuta l’idea del battesimo dei neonati. Questo è l’errore per eccesso che rifiuta la verità e la Grazia per amore disordinato della Nazione elevata a idolo.
● Oggi si assiste al processo inverso: sono i popoli incivili ed infedeli ad invadere e conquistare quelli che una volta erano veramente civili e fedeli. Oppure è l’Europa moderna e post-moderna, corrotta e sradicata, che invia presso gli altri popoli la stampa, i video immorali e propagatori di errori (soggettivismo, relativismo, permissivismo …). Insomma è il paradosso della “bis-paganizzazione” dell’Oriente fatta dall’Europa americanizzata ed apostata. Purtroppo l’America da popolo civilizzato è diventata Superpotenza “in/civilizzatrice” della cultura europea, la quale oggi è il suo strumento di dissoluzione e sovversione intellettuale, morale e spirituale. Questo è l’errore per difetto, che ha paura di evangelizzare, ed allora corrompe liberamente e democraticamente gli altri popoli, come fa un “portatore sano”, esportando la filosofia moderna e l’immoralità edonistica.
● La verità, che si erge nel giusto mezzo di altezza e non di mediocrità tra eccesso e difetto, è il vero spirito colonizzatore, conquistatore ed evangelizzatore, i quali consistono nel portare civiltà, cultura e vera Religione rispettando la forma mentis e le tradizioni dei popoli selvaggi ed infedeli, quando non siano in contrasto con la legge naturale e divina. In breve si tratta di cristianizzare l’Oriente e non di “occidentalizzarlo” o americanizzarlo. Purtroppo questo spirito è mancato specialmente negli ultimi cinquanta anni in cui la civiltà greco-romana e cristiana è stata rimpiazzata dal giudeo-americanismo, il quale si è infiltrato nella Chiesa (con il Concilio Vaticano II), ha corrotto l’Europa con la seconda guerra mondiale e il Sessantotto ed ora si appresta a conquistare il mondo intero, in nome della democrazia e del progresso (Mondialismo o Globalizzazione, 2001-2012).
● Purtroppo l’esportazione del peggiore spirito occidentale (orgoglio efficientistico progressista, permissivismo e dissolutezza morali, assenza di valori naturali e soprannaturali, scetticismo e relativismo soggettivistici) ha esacerbato uno spirito di rifiuto e di rivalsa soprattutto nel mondo arabo, (specialmente dopo la tragedia palestinese del 1948-1967), il quale con le leggi sull’immigrazione è stato chiamato, poi, ad invadere e conquistare un’Europa senza anima né forze fisiche, intellettuali, morali e spirituali. Naturalmente parlando vincerà il più forte, ma soprannaturalmente parlando la Chiesa conta sempre sull’assistenza onnipotente di Cristo “ogni giorno sino alla fine del mondo”.
d.Curzio Nitoglia